28 aprile 2011

>CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE_Frosinone

Studio deS + Tommaso Bettini_arch + Silvia Dal Prato_arch + Andrea Sperandio_arch + Alessia Faggioli_arch

Abitare un luogo implica che si sia stabilito un rapporto significativo con l'ambiente in cui si vive. Questo rapporto consiste prima di tutto in un atto di identificazione e nel riconoscimento di appartenenza a quel luogo particolare. L'uomo agisce secondo un' immagine dell'ambiente in cui abita ed il centro o meta di tale contesto è l'elemento costitutivo dello spazio esistenziale individuale e collettivo. Le opere di architettura appartengono a quelle attività umane che rendono possibile la creazione di questi centri.



Il progetto architettonico
Il progetto prevede la realizzazione di 5 blocchi residenziali che raggiungono un massimo di 6 piani di altezza appoggiati su di una piastra commerciale di un piano, per un totale di circa 11.600mq di Slp costruita (80% residenziale, 20% non residenziale).
La volumetria del nuovo complesso prende spunto dalla volontà di garantire prolungati apporti solari diretti a tutti gli appartamenti, di privilegiare le viste verso il parco comunale e di rispondere interamente alle richieste del bando rispetto alle posizioni ipotizzate per gli spazi pubblici e le distanze di rispetto con le alte torri esistenti sull’angolo tra Via De Matthaeis e Via Landolfi; le torri realizzate in questo senso non hanno mai affaccio diretto a meno di 30 metri l’una dall’altra, si posizionano sul lotto evitando di ombreggiarsi reciprocamente e consentono al contempo di avere un lato degli appartamenti sempre rivolto verso il parco comunale; unica eccezione la torre più a Sud che rivolge le proprie logge verso il sole e una aperta ed ampia vista prospettica su Via Adige.
Dal punto di vista architettonico è caratterizzato dal disegno armonioso delle facciate, dalla proporzione reciproca delle sue parti e nell’uniformità e qualità dei materiali che con cui è realizzato. L’edificio si presenta dunque come una serie di torri compatte dalle forme rigorose e geometriche svuotate della loro massa e ridotti a pura griglia strutturale per dare spazio alle ampie logge degli appartamenti.
Ma la peculiarità volumetrica dell’impianto risiede certamente nella piastra porticata su cui appoggiano le torri; il tema della griglia strutturale in vista trova in questo aspetto compositivo il suo significato più profondo divenendo proiezione sull’intero involucro della trama dei portici quale elemento fondante dell’immagine architettonica dell’intero complesso.
A completamento della composizione delle facciate è stato pensato un sistema di oscuramento ad ante scorrevoli che rimanendo leggermente sporgenti dal filo esterno dell’edificio una volta richiusi, conferiscono una ancor maggiore sensazione di alleggerimento dei volumi del complesso.
Infine, col duplice intento di ridurre ulteriormente la volumetria globale delle torri e di sfruttare la posizione privilegiata, è stata realizzata al primo piano immediatamente sopra alla piastra commerciale una stecca di appartamenti rivolti verso il parco comunale.
Dal punto di vista costruttivo, la struttura dell’edificio nasce dal delicato equilibrio tra le esigenze statiche con quelle distributive ed architettoniche. Questa, per consentire un’ampio grado di flessibilità degli spazi il modulo strutturale rispetta il modulo compositivo basato su una maglia con luci regolari di circa 6 metri.


25 aprile 2011

24 aprile 2011

>STUDIO DI FATTIBILITA'_Valdellora


Studio di fattibilità: Silvia Dal Prato + Studio De Carlo_Milano
                             MTa Associati - http://www.mtaa.it/profile
                                      Luogo: La Spezia
                                      Periodo: Novembre-Gennaio 2010-2011



Studio di fattibilità in area ex industriale per la valutazione di 3500mq ad uso residenziale+ 500mq ad uso commerciale. Lo studio si è concentrato su valutazioni urbanistiche e nuove tipologie abitative che permettessero abbattimenti di costi con il sistema costruttivo adottato, oltre a studi di alloggi di risposta immobiliare flessibili e accorpabili nel tempo.







"un luogo è uno spazio abitato. Senza lo spazio non può esserci luogo, ma lo spazio in sè non basta a fare "luogo", perchè uno spazio diventa luogo se e quando è esperito, usato, consumato e perennemente trasformato dalla presenza umana" (Giancarlo De Carlo_Domus 872_Luglio Agosto 2004)

14 aprile 2011

>SCENOGRAFIA_un...."Treno ad alta normalità"

Commedia scritta e diretta da: Massimo Assirelli

Luci e suoni:                         Monica Chiarini e Matteo Cortesi
Scenografia:                         Silvia Dal Prato
Fotografo:                            Alessandro Camurani










"per quanto io ritenga tutta l’architettura un fatto positivo, un argomento concreto, penso che alla fine noi ci scontriamo contro qualcosa che non può essere del tutto razionalizzato: questo qualcosa è in gran parte l’elemento soggettivo" A.Rossi







un treno come microcosmo della comunicazione: dall'IPERCOMUNICAZIONE, all'ANTI-COMUNICAZIONE alla INCOMUNICABILITA'




 "Signora, lasci perdere. Poteva cercare un'altra obliteratrice."
"Le regole valgono per tutti, se tutti abbiamo le possibilità di rispettarle"






Oggi proprio su un treno rileggevo Giancarlo De Carlo (Domus 874_Ottobre 2004) mentre chiacchiera con Boeri

IL MODO IN CUI PROGETTIAMO.
Di solito quando abbiamo un problema ci andiamo incontro diretti come un treno. Ma questo è un approccio povero perchè un problema deve essere affrontato da molte direzioni diverse e non per trovare una soluzione, ma per trovare un modo di entrare nel problema. E' necessario fare dei tentativi per cogliere il problema, non essere così diretti: se si e' troppo diretti si è stupidi. [...] piccoli gruppi per capire la realtà per tentativi [...] Questo è l'unico modo per non essere accademici, convenzionali, schiavi del potere.