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21 dicembre 2013
4 ottobre 2013
23 settembre 2013
>Architetti, obbligatorie almeno 90 ore di formazione ogni tre anni
Pubblicato il Regolamento per l’aggiornamento e lo sviluppo professionale; entrerà in vigore il 1° gennaio 2014».
[Rossella Calabrese | edilportale.com]
[Rossella Calabrese | edilportale.com]
dal BOLLETTINO UFFICIALE del Ministero della Giustizia [pdf 0.7MB] Anno CXXXIV – Numero 17 Roma, 15 settembre 2013, pp. 7-8:
«LIBERE PROFESSIONI
Consiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori – Regolamento per l’aggiornamento sviluppo professionale continuo in attuazione dell’art. 7 del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137
APPROVATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE IL 26 GIUGNO 2013
http://casabellaweb.eu/2013/09/23/le-90-ore/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+CasabellaWeb+%28CASABELLA+web%29&utm_content=FaceBookConsiglio Nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori – Regolamento per l’aggiornamento sviluppo professionale continuo in attuazione dell’art. 7 del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137
APPROVATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE IL 26 GIUGNO 2013
13 settembre 2013
> ESPACIO PÚBLICO
Intervista Diego Soroa
¿cómo calificarías el espacio público de las ciudades de hoy? (problemas y cualidades)
Son muchas las realidades que afectan al espacio público tradicional además de la tremenda desmesura especulativa.
Nuestra sociedad parece atrapada en un ciclo de productividad y consumo. Los mensajes que recibimos y los espacios que atravesamos ya no están concebidos para el ciudadano sino para el consumidor. NON PER IL CITTADINO SE NON PER IL CONSUMATORE El espacio urbano y los medios de comunicación están literalmente tomados por la publicidad. En consecuencia el espacio público ya no es el marco de encuentro social por excelencia sino el marco del consumo individual por excelencia.
Nuestra sociedad parece atrapada en un ciclo de productividad y consumo. Los mensajes que recibimos y los espacios que atravesamos ya no están concebidos para el ciudadano sino para el consumidor. NON PER IL CITTADINO SE NON PER IL CONSUMATORE El espacio urbano y los medios de comunicación están literalmente tomados por la publicidad. En consecuencia el espacio público ya no es el marco de encuentro social por excelencia sino el marco del consumo individual por excelencia.
Además el espacio urbano se ha acelerado. El ritmo de vida con horarios de trabajo cada vez más saturados y la creciente inversión de tiempo en desplazamiento no deja espacio a los procesos normales de interacción social. Sencillamente no nos queda tiempo. El coche permitió que recorramos el espacio más rápido pero cada vez más aislados en nuestra cápsula de privacidad.
Luego las tecnologías personales inalámbricas digitales que posibilitaron las conexiones remotas y supusieron una nueva forma de desconexión próxima. En ese proceso y sin que apenas nos hayamos dado cuenta, hemos convertido el espacio público en una extensión de nuestra privacidad.
Luego las tecnologías personales inalámbricas digitales que posibilitaron las conexiones remotas y supusieron una nueva forma de desconexión próxima. En ese proceso y sin que apenas nos hayamos dado cuenta, hemos convertido el espacio público en una extensión de nuestra privacidad.
LA TECNOLOGIA PUO' RI.UMANIZZARE LO SPAZIO PUBBLICO?
Decía Mc Luhan que la tecnología crea nuevos ambientes. En este caso podríamos decir que la tecnología ha virtualizado y duplicado el espacio urbano tradicional.
Decía Mc Luhan que la tecnología crea nuevos ambientes. En este caso podríamos decir que la tecnología ha virtualizado y duplicado el espacio urbano tradicional.
5 settembre 2013
6 luglio 2013
11 giugno 2013
ARQUITECTURA ABIERTA PARA LA CIUDAD - 24 -25-26 GIUGNO
Tre giorni di dibattito per la città e sulla città per tutti coloro che credono nella città,
lavorano in città, la sfruttano e la sognano.
Dibattito costruttivo e visione in streaming.
Laboratori di carattere multidisciplinare e riconoscimenti di crediti e competenze.
per maggiori info:
http://ecosistemaurbano.org/eventos/arquitectura-abierta-para-la-ciudad-charlas-y-talleres-en-open-madrid/
10 aprile 2013
> IERI CI HA LASCIATO PAOLO SOLERI, a 93 anni
UNA CITTA' PER SALVARE L'UOMO. ARCOSANTI
"La ricchezza consiste non nell'avere di più, ma nell'aver bisogno di meno" spiegava Soleri in un'intervista rilasciata all'Adnkronos nel 2010. Per questo, "dobbiamo creare ciò di cui la società ha bisogno, non quello di cui l'individuo crede di avere necessità". Il consumismo "si sta identificando con il materialismo" ed oggi rappresenta "un'arroganza letale". "La premessa di uno tsunami della ragione". Con Arcosanti, dunque, l'obiettivo era di concretizzare un laboratorio urbano per una nuova città contro l'etica edonistica, nella quale la felicità è il consumo, che umilia e degrada la persona.
Ricordo Paolo come se fosse ieri, un uomo piccolo, ma con le idee chiare. Facevamo gli incontri attorno al tavolo per esporgli tutte le nostre domande, ma guai a me se mi permettevo di parlare in italiano! Dovevamo parlare per tutti e con la lingua che tutti conoscevano! Poi andavamo a mangiare, tutti seduti in un cerchio e in quell'occasione solo Paolo doveva riempire la scodella di zuppa, guai a te se ti permettevi di allungare una mano!. Grazie Paolo perche' mi fai ancora oggi riflettere : UNA CITTA' SOSTENIBILE, PRIMA CHE SULL'ARCHITETTURA, SI COSTRUISCE SULLA SCELTA DI VITA?
Un’architettura e un’urbanistica che non violentino il territorio per soddisfare l’ego del progettista ma che anzi si sviluppino in armonia e coerenza con lo stesso terreno sui cui sorgono, traendone materia e linfa vitale. Una città non più al servizio delle macchine e della colonizzazione del Pianeta ma davvero a misura d’uomo, punto di partenza per un nuovo modo di abitarlo.
Questa è la visione che ha reso speciale il pensiero e il lavoro dell’architetto torinese Paolo Soleri, morto ieri a 93 anni in Arizona, proprio dove si era trasferito nel 1956 per fondarvi prima la Cosanti Foundation e poi, nel 1970, Arcosanti, a 65 km a nord di Phoenix, un prototipo di città per 5.000 persone concepito all’insegna dell’arcologia, idea innovativa che unisce architettura ed ecologia, basandosi sul risparmio delle risorse e dell’energia per vivere sfruttando il meno possibile l’ambiente.
Ricordo Paolo come se fosse ieri, un uomo piccolo, ma con le idee chiare. Facevamo gli incontri attorno al tavolo per esporgli tutte le nostre domande, ma guai a me se mi permettevo di parlare in italiano! Dovevamo parlare per tutti e con la lingua che tutti conoscevano! Poi andavamo a mangiare, tutti seduti in un cerchio e in quell'occasione solo Paolo doveva riempire la scodella di zuppa, guai a te se ti permettevi di allungare una mano!. Grazie Paolo perche' mi fai ancora oggi riflettere : UNA CITTA' SOSTENIBILE, PRIMA CHE SULL'ARCHITETTURA, SI COSTRUISCE SULLA SCELTA DI VITA?
7 aprile 2013
14 marzo 2013
12 marzo 2013
9 marzo 2013
20 febbraio 2013
7 febbraio 2013
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