11 marzo 2017

> I NUOVI TAVOLI RIup!

RIup è una startup che lavora con gli scarti seriali industriali per dare vita a nuovi prodotti di design per la casa.

http://www.riup.eu/

Siamo un team (architetti, design e ...curiosi) che nel "tempo libero" sperimenta ed elabora prodotti innovativi. 
Vuole affrontare la problematica ambientale degli scarti aziendali e cerca di dare vita a nuovi prodotti per le aziende che cercano idee e supporto.























Arch. Silvia Dal Prato - CEO
Francesco Benedetti - Designer
Rohaya Seck - Marketing Comunicazione

> NUOVA LOCATION!

Siamo lieti di comunicarvi che siamo quasi totalmente attivi nella nuova, SPECIALE location!
Ci potrete infatti ora trovare c/o il Museo Carlo Zauli - MCZ BOX
...e' un grande...super onore per noi!!




















VI ASPETTIAMO!!



http://www.museozauli.it/



"Un incontro con le sculture di Carlo Zauli è pura poesia visuale. L’impatto della sua opera colpisce non solo i sensi ma invade il campo totale della psiche. Il suo uso magistrale e immaginoso del mezzo ceramico sintetizza forma, colore, tessitura, volume e movimento in una potente espressione artistica.
Sebbene egli si identifichi intimamente con la natura, non c’è mai in lui alcun cenno ripetitivo. Al contrario, egli prende spunti dagli oggetti e dai fenomeni trovati in natura per ampliare la propria conoscenza e consapevolezza della natura. Le forme, geometriche od organiche, sono sempre caratterizzate dalla peculiarità della mano di Carlo Zauli. Le sue grandi forme, quadrate o sferiche, si trasformano in tenere, sinuose espressioni di sensualità che solo la creta può esprimere."
PAUL DONHAUSER, 1977
"Come sempre, il principio è strutturale, poi il colore e il calore le fanno lievitare ed esplodere: l’alchimia sta nel fatto che tutta la materia diventa massa cromatica, anche in profondità.
Crescono, le masse, secondo una legge di virtualità che portano dentro, come il cristallo la legge della cristallografia. Lo strano è che l’energia compressa nella forma si libera nella natura. Quei blocchi di ceramica opaca e splendente (altro che soprammobili!) stanno benissimo sui prati, all’aperto: non hanno paura della natura. Mi rammentano i massi ieratici arenati nei giardini vuoti di Kyoto: sembrano caduti là per caso, invece la loro forma è plasmata dallo spazio trasparente in cui navigano lindi come icebergs."
GIULIO CARLO ARGAN, 1973