25 aprile 2012

> CON OSCAR DOMINGUEZ

Oggi, in occasione della convocazione in giuria per la FESTA DI PRIMAVERA 2012 a Casola Valsenio, un gran bell'incontro con Oscar!

OSCAR DOMINGUEZ



Oscar Dominguez nasce in Argentina nel 1970.
Da giovane viaggia per il nordovest dell’Argentina e in altri paesi latinoamericani, cercando di completare la sua formazione artistica dopo l’accademia.
Nel 1999 arriva in Italia, dove si ferma. Partecipa a diverse mostre e manifestazioni sia in Italia che all’estero, tra cui la Biennale Internazionale del Cairo (Egitto) e il 55° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza (Italia).
Tra le sue mostre personali in Italia possiamo citare “Memoria del Fuego” nel 2004, mostra che propone un percorso per i luoghi più interessanti del centro storico di Bagnacavallo (Ravenna).
A Palazzuolo realizza, nel 2005, un’altra serie di installazioni, questa volta confrontandosi con il paesaggio degli Appennini toscano-romagnoli.
Nel 2006 la personale alla Galleria Gagliardi di San Giminiano (Siena), lo stesso anno vince il primo premio al 4° Simposio Internazionale della Ceramica Bassano del Grappa, Museo Civico della Ceramica.
Nel 2007 la personale “Bocas del tiempo” a Brisighella e dintorni con installazioni all’aperto di grandi dimensioni.
Nel 2009 realizza la personale “Demora” a Castrocaro Terme e collabora ad un allestimento artistico nello studio dell’architetto Davide Cristofani.
Nel 2010 viene presentato con una personale alla Galleria Polin di Treviso.
Tante altre le mostre collettive in Italia e all’estero, come a Vaulloris (Francia), Gmunden (Germania), Nasice (Croazia).
Dal 2003 cura annualmente il padiglione di scultura, alla Fiera Contemporanea di Forlì, e lo spazio per scultori a Vernice Art Fair – Forlì.

Attualmente vive e lavora a Faenz






a.


20 aprile 2012

> INVISIBLE REALITIES

ALMUDENA LOBERA

"I work on the meaning, production and perception of images representing ‘invisible realities’, dimensions that go above and beyond the sense of sight. I’m fired by the challenge of visualising immaterial, unperceivable realities"






17 aprile 2012

> VENERDI' 20 APRILE_TADAO ANDO A BOLOGNA


“La responsabilità dell’architettura”
conferenza di Tadao Ando
 


il 20 aprile a Bologna presso l’Aula Magna di Santa Lucia, in Via Castiglione 36.



8 aprile 2012

1 aprile 2012

> CONCORSO DI IDEE

CONCORSO PER UN NUOVO POLO SCOLASTICO DI VIA PIAVE_GODEGO
Progetto: studio ARCO architettura + studio deS + tommaso bettini_arch. + SA silvia dal prato_arch.





Il nuovo polo di Via Piave è stato ideato come un organismo unitario ed articolato, con le caratteristiche di complessità di un piccolo agglomerato urbano idealmente inteso quale luogo della formazione e dello sport fruibile dalla popolazione scolastica ed adulta del Comune di Castello di Godego.
L’intero complesso scolastico/sportivo è formato da volumi differenziati, ma tra loro connessi, di altezza uguale e proporzionata all’abitato circostante, immersi in un sistema di spazi aperti organizzati con diversi usi e gradi di accessibilità.









Il criterio che ha guidato la progettazione del nuovo polo scolastico/sportivo è stato la formazione un organismo unitario ed articolato, con le caratteristiche di complessità che contraddistinguono un piccolo agglomerato urbano.

Si è voluto creare un sistema di piazze pubbliche, di spazi aperti porticati, di percorsi interni (strade), di vuoti sottratti al volume degli edifici (giardini e/o orti) che ha un preciso riferimento alla formazione dei nostri borghi storici ed alla forma urbis che ne deriva. La massa dell’edificato è intesa come un continuum di edifici che, per sottrazione definisce gli spazi aperti pubblici (piazze), gli spazi per le attività all’aperto (cortili per la ricreazione e lo sport) e gli spazi protetti (giardini interni alle scuole). Il continuum si articola quindi in unità edificate ben identificabili circondate da spazi aperti.

Il polo scolastico proposto, nella sua forma complessiva, può essere percepito come un sistema di cinque volumi autonomi ma architettonicamente omogenei. Questi cinque corpi di fabbrica disegnano planimetricamente un ideale quadrifoglio che a sua volta definisce quattro ampi spazi aperti.

> CHIUSURA DELLA MOSTRA RIKEA NELLA MIA CITTA'


> ARQUITECTURA Y PLACER





Palais de Tokyo, Paris, Site for contemporary creation





Palais de Tokyo, Paris, Site for contemporary creation